La tavola di Pasqua
Da ormai diversi anni mi occupo dell’ideazione e della realizzazione concreta di tavole per le festività pasquali e natalizie: ognuna di esse rappresenta appieno il mio stato d’animo e la mia personale evoluzione professionale.
Questa volta però ho voluto attuare un cambio di rotta, realizzando qualcosa di realmente inedito, anche per la mia stessa esperienza: tale cambiamento mi ha insegnato a valorizzare ciò che ho, ad apprezzare tutti quei singoli elementi che, presi insieme, creano la magia.
La tavola è di forma ovale (per le sue linee dolci) e vanta il tovagliato e i tovaglioli in leggerissima garza di lino color polvere, impreziositi da un bordo delicatamente ricamato.
Il sottopiatto e il piatto del pane sono in porcellana Bone China e appartengono alla collezione Geminiano Cozzi Venezia, mentre gli altri piatti sono in colore rosa, delicato simbolo di calma che avvolge cuore e mente e che abbinato alla variante del colore rosso associo ad un amore puro e incondizionato.
Il mio è un piatto materico, realizzato artigianalmente da maestri ceramisti con alle spalle oltre 100 anni di esperienza. Una fidata professionista fiorentina dal raro talento, Alice, si è inoltre occupata delle candele, colate a mano.
Il tocco floreale, infine, è rappresentato da ranuncoli cipria e arancio, papaveri bianchi, rosa e arancio, l’anthurium crema, posizionati su una base di lichene naturale nella variante arancio.
Trovo sia una tavola sobria dove colori, stile e forme creano una particolare armonia. I materiali scelti, inoltre, sono in netto contrasto con il suggestivo contesto all’interno del quale sono inseriti, un ex convento del Cinquecento.
Ho dunque tolto tutto il superfluo, per creare una tavola elegante, pulita ed essenziale, in una fusione tra classico e moderno.
Tra storia e contemporaneità.
Il tavolo decorativo
La tavola è posizionata su un pavimento ricco di storia. Si tratta di un angolo che invita al raccoglimento, incorniciato da un soffitto a volte e rami dietro alle vecchie finestre, in un tripudio cromatico di arancio dato dalle meravigliose sfumature del papavero, accostato al viburno.
C’è una simbologia che parla di rinnovamento, di quei fiori che vengono raccolti ancor prima di schiudersi.
Con l’avvento della primavera tornano la speranza e lo stupore, sentimenti che ho voluto rappresentare scegliendo una candela verde salvia, il simbolo di una natura che ci circonda e ci sorprende, sempre.
Design, Progetto e Realizzazione: Alessandra Pirola Baietta, Milano
Foto di: Andrea Ciriminna per studio fotografico Click & Chic, Milano
Candele: Lunaria Candles; Milano
Flowers: Tree House, Piacenza
Rentals: Tableset Rentals, Milano
Grazie @elle spose per la pubblicazione
Lo shooting è stato realizzato in un ex convento, privato, alle porte di Milano.